Rimini | Turismo, aspettando 100mila cinesi: gli alberghi preparino i bollitori elettrici
Un progetto “di comarketing coordinato dal Comune di Rimini con l’obiettivo di stimolare l’attenzione verso” un “nuovo enorme mercato potenziale”, quello dei 100mila turisti cinesi che sorvolando l’antica muraglia arriveranno in Europa e in Italia da qui al 2020 per fare turismo. Nonostante esistano studi che porterebbero a sconsigliare iniziative simili, Rimini sarà 'promossa' in lingua mandarina “come emblema del made in Italy”, prodotto di cui i turisti cinesi di seconda generazione sembrano ghiotti.
L’iniziativa è stata presentata oggi dall’assessore al turismo e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “Vogliamo presentare Rimini ai cinesi come una sintesi dell’italian style – dice il Sindaco di Rimini e Assessore al Turismo Andrea Gnassi – e per fare questo occorre recuperare un po’ di quello spirito pionieristico che negli anni a ridosso della caduta del muro di Berlino, gettò le basi con i paesi dell’Est e con la Russia, divenuti oggi il nostro primo mercato estero. Il lavoro da fare, lo sappiamo, è tanto e non si può pensare che ciò porti dei risultati di breve termine, ma è necessario iniziare a seminare con costanza ed energia”.
Traducendo in pratica le parole del sindaco, il progetto prevede la creazione di sito web di presentazione dell’offerta e strumenti di informazione in lingua cinese, educational tour e attività rivolte ai media cinesi, workshop rivolti agli operatori, sostegno alla promo-commercializzazione. Obiettivo è “sensibilizzare gli operatori verso una cultura dell'accoglienza che sappia intercettare i bisogni e gli stili di vita dei cinesi” che dovranno essere pronti anche adeguandosi con bollitori elettrici negli alberghi e accettando credit card cinesi.